Al Condominio, la cena a Verona diventa tech-free

Andare al ristorante per gustare una buona cena, ma anche per ritornare padroni del proprio tempo, assaporare relazioni autentiche e riscoprire che per volersi bene bastano davvero pochi gesti, se consapevoli. Nel centro di Verona, a pochi passi dalle vie più battute ogni giorno da migliaia di turisti e lavoratori, esiste un ristorante davvero speciale, Al Condominio, che ha scelto di mettere al centro della propria offerta il benessere a 360 gradi dei suoi ospiti. In un modo molto semplice: bandendo la tecnologia a favore della socialità fatta di sguardi (non più fissi sui telefonini), parole (non più consegnate a lunghi vocali da inviare via chat), mani (da stringere davvero) e sorrisi (ben più caldi di stereotipate emoticon). Come Italia nel Bicchiere siamo andati a provare un’esperienza che merita di essere raccontata.

In principio fu lo smarthpone

L’apertura ufficiale è avvenuta il 21 marzo e – anche se non ne abbiamo certezza – ci piace pensare che la coincidenza con l’inizio della primavera, il giorno in cui ci si risveglia dal torpore, non sia casuale. Fin dal principio lancia un’idea semplice e originale: chi decide liberamente di cenare consegnando il proprio cellulare all’ingresso riceve una bottiglia di vino in omaggio. La notizia diventa virale e rimbalza in tutto il mondo: ne parlano il New York Post, Vox, The Guardian, Vanity Fair, Bild, Spiegel, Le Parisien e diverse altre testate internazionali, perfino il New Zeland Herald e il ChinaPress, senza contare i media di settore come  Decanter, VinePair, Le Revue du Vin, Gambero Rosso, ecc.

C’è anche chi fiuta l’occasione e così ecco che la formula viene “clonata” da qualche locale in cerca di visibilità… ma non basta. Perché chi prova a replicare la trovata non coglie l’elemento di originalità e si limita a un elemento di contorno. Il focus della proposta, infatti, non si esaurisce in una semplice ricompensa a fronte di un’azione giudicata controcorrente dai più, ma consiste nell’offrire l’opportunità di riscoprire una dimensione più umana e meno filtrata dello stare insieme, quel sapore quasi dimenticato del sedersi a tavola con qualcuno dimenticandosi del resto del mondo e avendo occhi e orecchie solo per lui.

Il condominio come fonte d’ispirazione

Non solo una bottiglia di vino a chi rinuncia all’uso del cellulare durante il pasto, ma un vero e proprio nuovo format dove il concept ironico del condominio è al centro di tutto, dal naming dei piatti alla personalità dello staff, fino all’arredamento stesso.

“Vogliamo ridare al tempo il giusto valore. La vera ricchezza sono i momenti felici che passiamo insieme alle persone importanti della nostra vita spiega il co-ideatore Angelo Lella. – Abbiamo ideato questo nuovo format in risposta a un’esigenza sempre più frequente. Ovvero quella di prenderci un attimo di pausa dal cellulare. Che poi è legato spesso all’utilizzo dei social che sta creando nel Mondo une vera e propria dipendenza. Solo in Italia di media si spendono 1h e 48 al giorno sui social, senza contare le quasi sei ore che si passano solitamente connessi al web. L’idea di sensibilizzare appunto sull’uso consapevole che si fa di un mezzo passa anche da un momento di stacco. E quale momento migliore per farlo se non a cena con amici, colleghi o le persone più importanti della nostra vita? Da qui poi è nato lo studio dell’intero format finalizzato a valorizzare la proposta che ci piace chiamare TechFree. Siamo il primo ristorante al mondo che ha ideato un Concept-Restaurant costruito ad hoc su questo tema”.

Al Condominio, dove i dettagli fanno la differenza

Al Condominio infatti ogni dettaglio è stato studiato per scoprire e riscoprire il piacere di vivere il proprio tempo senza la distrazione di continue notifiche, mail, chiamate e messaggi con la precisa e ferma volontà di rivoluzionare il mondo della ristorazione. Una box per mettere a riposo (e ricaricare) il cellulare, la possibilità di scattare fotografie istantanee, una cassetta postale per inviare le proprie recensioni scritte a mano, un cioccolatino da scartare con aforismi tematici: ecco gli ingredienti speciali che rendono unica l’esperienza. Ogni dettaglio è pensato per raccontare una storia unica e originale, per creare un’esperienza che va ben oltre il semplice mangiare e bere. E quando si parla di storie perché non raccontarle tutte insieme? Nasce così la “Cena Condominiale”: una serata al mese che vede una grande e unica tavolata dove cenare tutti insieme, un modo per fare nuove conoscenze e festeggiare una serata qualunque.

La cucina: ogni piatto è un personaggio

I piatti, creati dagli chef, richiamano il nome dei classici personaggi di ogni condominio. Al Condominio la “Spiona”, la “Matta” e i “Morosetti” sono protagonisti del menù, ma danzano anche tra le pareti, in un ambiente d’ispirazione proibizionista, studiato e disegnato abilmente dalla designer Margherita Marfo.

Ogni piatto vive nella tradizione italiana e mixa gusti e sapori da Nord e Sud con piatti che prendono il nome da ironici stereotipi tipici e onnipresenti di ciascun condominio. Sfogliando il menù si nota infatti che ogni piatto prende il nome da una delle tante figure che si ritrovano nella buona tradizione di ogni palazzina che si rispetti. Si parte dagli antipasti “Quelli del Primo Piano”, “Il Giardiniere”, “La Matta”, passando dai primi piatti come “La Guardona”, “La Vecia”, “Lo Straniero” (piatto internazionale), per arrivare ai secondi con “I Morosetti”, “La Sportiva” (piatto bilanciato per chi vuole rimanere in forma) e l’immancabile “Spiona”, solo per citare alcune portate.
Nella nostra cucina condominiale” – racconta in chiave ironica Michele Zanichelli – cofondatore e executive chef del nuovo format – ritroviamo un concept restaurant che fonde tradizione, fantasia e gusto internazionale. Proponiamo così un mix di stili e personalità reinterpretando piatti iconici e dando spazio anche a mood internazionali. Ogni mese, infatti, il piatto Lo Straniero” sarà protagonista della scoperta di sapori e gusti etnici”.

Al Condominio come format per altre città

Un nuovo concept per la città di Verona ideato da Angelo Lella insieme a Federico D’Erchia, Michele Zanichelli e Lorenzo Fraccaroli , ma anche per chi vorrà investire in altre città, esportando un’atmosfera dalla forte personalità e un clima familiare che crea un magico legame tra sala e cucina, momenti di serenità e condivisione tipici dello “ star bene” all’italiana. L’apertura di Verona in Via Marconi 25A, rappresenta infatti un’operazione pilota che presto prenderà vita in un franchising. Il centro di Milano e la provincia di Modena sono i luoghi in cui sorgeranno i prossimi locali firmati “Al Condominio”.

Luca Casadei