Anfora, macerazioni e Roma Doc, gli esperimenti firmati Antonelli
Tempo di esperimenti – incoraggianti – per la cantina umbra Antonelli San Marco, che a Vinitaly 2016 ha presentato due versioni del Trebbiano Spoletino macerato sulle bucce. Sono le annate 2013 e 2014 di Anteprima Tonda, il nuovo bianco di sperimentazione Vigna Tonda che Filippo Antonelli a partire dal 2017 produrà con le uve di un vigneto cru di forma circolare ripiantato nella tenuta di Montefalco (Pg) sullo stesso sito dove nell’800 sorgeva appunto una vigna tonda. Le prove sul Trebbiano Spoletino s’inseriscono in una ricerca più ampia che dall’ultima vendemmia, la 2015, prevede l’utilizzo di quattro anfore, anche per le vinificazioni di uva sagrantino: due grandi vasi in terracotta e due in ceramica.
Incuriositi da queste prove portate avanti su un territorio da sempre vocato a produzioni d’eccellenza, abbiamo fatto visita allo stand della cantina martedì 12 aprile, scambiando due chiacchiere con il produttore Filippo Antonelli e assaggiando i nuovi vini. Tra le annate 2013 e 2014 colpisce per eleganza e personalità la prima, mentre la seconda presenta colori, profumi e sapori caratteristici della lunga macerazione: per gli amanti del genere un esperimento intrigante, anche se dovendoci sbilanciare optiamo per la 2013. “Sono prove di vinificazione tutte da verificare – ci spiega Filippo Antonelli – La nostra idea sarebbe di uscire nel 2017 con un Trebbiano Spoletino in versione macerata in anfora, ma è un punto interrogativo, dobbiamo provare e assaggiare. Invece nel caso del Sagrantino si parte da un vino ricco di tannini che ha bisogno di ossigenazione, il cui disciplinare prevede l’obbligo del legno per almeno un anno. Noi però stiamo cercando di capire cosa accade se oltre al legno utilizziamo la ceramica e la terracotta per somministrare lentamente la quantità d’ossigeno necessaria – precisa Antonelli -. Le due versioni di Sagrantino stanno ancora macerando, decideremo la durata e l’integrazione con il legno in seguito agli assaggi”.
Tra gli altri vini degustati da segnalare sono il cru di Montefalco Sagrantino Docg Chiusa di Pannone annata 2008 (93 punti nel Vangelo secondo Parker) e il fiano zero solfiti, seconda annata in produzione.
Una nota di merito finale va anche a Castello di Torre in Pietra, cantina alle porte di Roma sempre di proprietà di Antonelli: l’anteprima 2015 del rosso Roma Doc è un vino fruttato e piacevolmente conviviale, ideale per una cucina romana troppo spesso orfana di vini all’altezza dei suoi piatti.