Tenuta il Plino festeggia 25 anni con una cena-evento – mercoledì 19 giugno

Venticinque anni di sogni e visioni in armonia con la natura per versare nel calice vini capaci di emozionare e sorprendere a ogni sorso: Tenuta il Plino di San Carlo di Cesena festeggia il suo primo quarto di secolo con una cena-evento dedicata a quello che è il simbolo della sua filosofia produttiva, il Plino della Taverna.

Fondata nel 1999 partendo da vecchie vigne di Sangiovese e Trebbiano coltivate nella piccola valle attraversata dal rio Plino della Taverna e la convinzione di poter produrre in Romagna vini di qualità capaci di sfidare il tempo, l’azienda vitivinicola guidata da Antonella e Alessandro Ramilli si è distinta nel tempo per la profonda capacità di leggere il territorio e un pizzico di incoscienza necessario ad andare controcorrente. Vini naturalmente complessi e straordinariamente longevi, prodotti fin dal principio in regime biologico, sono il risultato di un percorso lungo venticinque anni in cui sono arrivati importanti riconoscimenti da concorsi e guide di settore, ma soprattutto soddisfazioni personali.

Abbiamo avuto la fortuna di trovare una terra straordinaria e la follia di tener dietro ai nostri sogni anche quando sarebbe stato molto più facile e conveniente imboccare percorsi alternativi” racconta Alessandro Ramilli facendo un bilancio della strada percorsa. “Scegliendo di tutelare la biodiversità e di privilegiare la qualità, abbiamo puntato a produrre vini in tirature limitate ma con l’ambizione di far conoscere la vocazione all’eccellenza di queste colline, una visione che venticinque anni fa era un tabù perfino tra molti vignaioli che qui sono nati e cresciuti e che ancora oggi dovrebbe essere maggiormente diffusa”.

Tra le produzioni che hanno attirato l’attenzione di esperti del settore, ritagliandosi uno spazio nei menù di diversi ristoranti stellati, spicca il Plino della Taverna, vino unico per la sua origine, realizzato solo nelle migliori annate. Le uve da cui nasce sono il risultato di una mutazione genetica spontanea di vecchi filari di Trebbiano, che all’inizio degli anni Duemila hanno iniziato a produrre grappoli spargoli con acini dotati di profumi particolarissimi e attaccati dalla muffa nobile. Nasce così un vino bianco secco fermentato e affinato in barrique con batonnage di sei mesi e poi assemblato in acciaio, caratterizzato da una grande anima minerale e una scia balsamica e capace di evoluzioni inaspettate nel corso degli anni.

Una degustazione verticale – più annate dello stesso vino – del Plino della Taverna sarà proposta in occasione di una cena-evento in programma mercoledì 19 giugno, alle ore 20, alla Locanda Acervum, il ristorante della Salina di Cervia (Via Madonna della Neve), durante la quale Alessandro Ramilli racconterà aneddoti e segreti legati alla storia aziendale e al vino. Ad aprire il menù saranno alici marinate al pepe rosa e cipolla in agrodolce, seguite da carpaccio di Lotregano sulla mattonella dello chef, maionese di soia e chips di patate viola. Risotto con cozze di Cervia e stridoli e passatelli con vongole, pinoli e salicornia di saline saranno i due primi piatti, poi orata del Mediterraneo, olio alle erbe e crema di squacquerone. I diversi piatti saranno abbinati alle annate 2021, 2015, 2013 e 2010 del Plino della Taverna, mentre a fine cena ad accompagnare la zuppa inglese nello stecco sarà il passito di Albana Mufato del Plino.

La cena, il cui contributo è di 60 euro, è a posti limitati.

Info e prenotazioni: tel. 337605729.