Dire fare sognare 2015, ecco i vincitori

aaComunicati i vincitori del premio “Dire Fare Sognare”, consegnato ogni anno da Partesa, ai personaggi che in Emilia Romagna hanno fatto della cultura del cibo e del vino il loro tratto distintivo, quel tratto che rende unica la regione del buon vivere: nel linguaggio (“Dire”), nella manualità (“Fare”) e nell’essere un popolo che sa vedere oltre (“Sognatore”). I vincitori dell’edizione 2015 – la quarta – hanno una caratura di certo non solo territoriale: Arturo Balestrieri, fondatore e Presidente del Comitato Promotore del Gola Gola Food & People Festival; Beatrice Balsamo, da trent’anni nel campo dei disturbi del comportamento alimentare con l’approccio della psicanalisi narrativa; Anselmo Chiarli, illustre personaggio del firmamento enologico italiano, artefice del decollo mondiale del Lambrusco; Piero Meldini, tra i primi studiosi, già dalla metà degli anni Settanta, ad occuparsi di storia del cibo, membro del Comitato scientifico di Casa Artusi; Graziano Pozzetto, uno dei principali ricercatori e divulgatori di cultura gastronomica.

A sceglierli è stata una giuria di tre tra le più qualificate firme del giornalismo enogastronomico: Andrea Grignaffini, Elsa Mazzolini e Alessandra Meldolesi. La premiazione è in programma lunedì 8 giugno 2015 alle 10,30 a Castelvetro di Modena nella Tenuta Cialdini di Cleto Chiarli. Due i momenti di “Dire Fare Sognare”: il riconoscimento che premia il lavoro di un operatore di ogni provincia emiliano romagnola, da Piacenza a Rimini, scelto tra ristoratori, baristi, enotecari e torrefattori; il riconoscimento a cinque personalità che con modalità diverse si sono distinte nella promozione della cultura enogastronomica.

“Per il quarto anno consecutivo Partesa premia i principali protagonisti dell’enogastronomia della nostra Regione – spiega Alessandro Rossi di Partesa – Dopo tre edizioni in Romagna, per la prima volta Dire Fare Sognare fa tappa in Emilia, e lo fa in una prestigiosa e storica location qual è la Tenuta Cialdini di Cleto Chiarli. Giuria qualificata, cinque personalità di primo piano, dieci rappresentanti di tutta l’Emilia Romagna: sono gli ingredienti di questo riconoscimento che vuole essere un attestato culturale ai protagonisti della nostra regione”.