Export vino, Dal Forno punta forte sulla Cina con il suo Amarone

VERONA – Amarone della Valpolicella alla conquista della Cina. E’ l’obiettivo della cantina Dal Forno, che nei giorni di Vinitaly ha firmato un importante contratto con la società Xiamen Pinyou Trading del market leader Hong Weidong per la distribuzione in esclusiva dei propri vini nel paese asiatico. Già a partire dal 2019 una bottiglia su sei della storica cantina di Cellore d’Illasi (Verona) sarà destinata alla Cina, destinata a diventare in ottica export il secondo mercato di riferimento dopo gli Stati Uniti. Presenti al momento della firma dell’intesa, avvenuta lunedì 8 aprile nella sede della cantina veronese, vi raccontiamo in anteprima i dettagli dell’operazione.

L’accordo tra Dal Forno e Xiamen Pinyou Trading

Hong Weidong, alla guida della società di distribuzione Pinyou Trading con sede centrale a Xiamen e una rete vendite che copre oltre il 66% del territorio di riferimento, è tra i primi cinque importatori di vino in Cina. Attivo sul mercato da tredici anni, si è specializzato nella distribuzione dei vini italiani, ritenuti “la migliore scelta in ottica di rapporto qualità-prezzo e di tipicità”. L’espansione delle quote di mercato fino a oggi è stata progressiva e basata soprattutto su vini di fascia media e medio-alta. La partnership per la fornitura esclusiva dei vini di Dal Forno apre una nuova fase di crescita per la Pinyou Trading, che ha deciso di puntare sull’Amarone come primo vino di riferimento per una fascia di mercato in crescita nel mercato cinese che cerca vini di fascia alta di massima qualità.

Secondo i piani della cantina Dal Forno, illustrati da Michele Dal Forno, uno dei tre figli del patron Romano e responsabile commerciale della cantina, già nel corso del 2019 partiranno per il mercato cinese circa 10.000 bottiglie, 7.000 di Valpolicella Doc Superiore e 3.000 di Amarone della Valpolicella Docg. Hong Weidong distribuirà i vini di Dal Forno soprattutto attraverso il canale corporate, ma una fetta importante del mercato finale sarà rappresentato anche dagli hotel cinque stelle e dalle strutture di eccellenza del settore ho.re.ca.

Il mercato cinese: in crescita e amante dei vini rossi

La scelta di introdurre i vini della cantina Dal Forno all’interno delle proprie referenze da parte della società Pinyou Trading testimonia in prima battuta la crescita di competenza e intesse dei winelover cinesi nei confronti dei vini di alta qualità, che si posizionano nella fascia alta del mercato. Se a oggi i vini italiani sono solamente al quinto posto come numero di bottiglie vendute dopo quelle in arrivo da Francia, Australia, Cile e Spagna – paesi che godono di accordi speciali per cui l’importazione dei vini è economicamente più vantaggiosa rispetto all’Italia – in futuro la situazione potrebbe cambiare anche in virtù dell’accordo tra Italia e Cina sulla nuova Via della Seta.

Restando alla situazione attuale in Cina sono i vini rossi a detenere la quota più importante di mercato; la crescita degli spumanti registratasi negli ultimi anni è confinata ancora per la maggior parte al mondo della notte con winelover molto giovani e capacità di spesa limitata. Per questo l’Amarone della Valpolicella potrebbe trovare un terreno fertile e diventare il primo top wine italiano nel paese asiatico con funzione di apripista anche per altre produzioni d’eccellenza made in Italy. La stessa Pinyou Trading crede molto in questa possibilità e a tal fine ha creato una task force dedicata esclusivamente ai vini di alta gamma a partire proprio dall’Amarone Dal Forno. In linea generale, rispetto ad altri Paesi, prima la Francia, che puntano su pochi vitigni e aree di eccellenza ben conosciute e ottimamente rappresentate anche a livello istituzionale, per l’Italia un fattore determinante per avere successo nel mercato cinese sarà la capacità di comunicare come un vantaggio (e non come un limite, come è spesso accaduto in passato sul fronte export) la varietà di vitigni e terroir di cui si compone.

Luca Casadei