Faenza saluta l’arrivo della primavera con i “Lòm a Mêrz” – sabato 5 marzo
L’accensione dei falò, la recita degli scongiuri propiziatori per invocare un buon raccolto, la condivisione dei prodotti della terra, le canzoni della tradizione sotto le stelle: la Romagna si prepara a rivivere i “Lòm a Mêrz”, la grande festa popolare che ogni anno, tra fine febbraio e i primi giorni di marzo, torna ad animare le campagne per celebrare l’arrivo della primavera. Nell’ambito delle iniziative locali coordinate dal gruppo “Il lavoro dei contadini”, particolarmente ricco e suggestivo è il programma messo a punto dall’Associazione Torre di Oriolo, che sabato 5 marzo invita tutti nell’affascinante parco di Oriolo (Faenza) per riscoprire i segreti e le emozioni di un rito magico che affonda le proprie radici nei secoli scorsi.
L’appuntamento è per le ore 17 a Oriolo dei Fichi, dove si potrà visitare con una guida l’antico fortilizio costruito nel corso del Quattrocento dai Manfredi, i signori di Faenza, ammirando dall’alto della torre il panorama circostante. A partire dalla stessa ora nel parco sottostante saranno proposti cibi e vini tipici del territorio. Protagonista d’eccezione dell’edizione 2016 di Lòm a Mêrz sarà il pane, alimento sacro e intimamente legato all’agricoltura che in una società più ricca di quella del passato rischia di essere relegato a semplice elemento di contorno. A Oriolo si potrà gustare il pane tradizionale prodotto con le farine dei grani antichi Ardito, Senatore Cappelli e Gentil Rosso, riscoprendo i gesti semplici e sapienti della sua preparazione e della conservazione.
Il clou della festa arriverà alle ore 18.30 con l’accensione di un grande falò in cui verranno bruciati i rami secchi, i resti delle potature e, simbolicamente, i rigori dell’inverno per risvegliare la terra e invocare l’arrivo di una primavera favorevole per il raccolto nei campi. A seguire inizieranno i canti e le danze attorno al fuoco con la musica dei Quinzan, mentre alle ore 21 l’appuntamento è con Roberto Amadio e le sue zirudele, componimenti umoristici in dialetto. All’interno della Torre di Oriolo, dove si potrà visitare la mostra fotografica “Metamorfosi del cibo” a cura del fotografo Mirco Villa, dalle ore 19.30 alle 21 i bambini potranno divertirsi con il laboratorio creativo e i giochi della Tata Fata.
In caso di maltempo l’evento sarà replicato domenica 6 marzo con inizio alle ore 16.30.