La carta dei vini vista dal cliente, l’indagine firmata The Wine Net
“La Carta dei Vini vista dal cliente – da un’indagine online gli indicatori di scelta” è il titolo di un recente workshop dedicato all’on-trade condotto da Fabio Piccoli, direttore di Wine Meridian isieme a Laura Bresciani, giornalista e PR Senior Consultant, e Francesca Negri, scrittrice, blogger e giornalista certificata WSET. Durante l’appuntamento, tenutosi in occasione della seconda giornata annuale organizzata lo scorso 20 maggio da The Wine Net, la prima rete di cooperative italiane nata nel 2017, sono stati discussi alcuni dati relativi alle scelte dei consumatori in materia di vini.
“Oggi abbiamo presentato una survey concentrata sulla percezione del consumatore di fronte ad una carta di vini con un campione di circa 2100 intervistati. È emersa un’analisi trasversale comparando generi, aree geografiche” ha precisato nell’occasione Laura Bresciani. “Le carte di vino di oggi dovrebbero prestare più attenzione al cliente e al tipo di cucina che si propone. I ristoratori sono sempre più chiamati ad un’individuazione più consapevole del target a cui rivolgersi. Dobbiamo inoltre considerare il ristoratore e il maitre come veri promotori dei vini ai quali dovremmo mettere in mano uno strumento più narrativo, semplice ed emozionale di racconto dei vini” ha aggiuto Francesca Negri.
Un esempio recente di cosa sia una carta narrativa, semplice ed emozionale è stato ottimamente realizzato per la Romagna dall’Osteria Da Paco di Bora di Mercato Saraceno (leggi di più): 37 cantine di un territorio divise per sottozone in modo semplice da comprendere anche per il bevitore inesperto ma curioso. E un racconto emozionale dei vini e dei vignaioli artefici delle singole bottiglie, conosciuti uno a uno personalmente con visite in cantina.
“Oggi assistiamo a un consumatore sempre meno fedele e disorientato nel proliferare di un’offerta molto ampia. In quest’ottica ci accorgiamo che gli intermediari sono fondamentali per dare a tutti il migliore approccio al vino possibile. Come trovare un approccio che rassicuri il consumatore nella scelta? Non è questione di numero di vini nella carta, ma di come condurre il consumatore nella decisione del vino adatto ai suoi gusti o al piatto” ha concluso Fabio Piccoli.