Merano Wine Festival 2013, parola ai protagonisti (VIDEO)
Merano Wine Festival 2013, parola ai protagonisti. In occasione di uno dei principali appuntamenti italiani per gli amanti del vino, Italia nel Bicchiere è andata sul posto per conoscere, intervistare e raccontare le novità presentate ai tanti wine lovers corsi da ogni parte dello Stivale e da diversi paesi europei. Il Merano Wine Festival 2013 non ha infatti deluso le aspettative, facendo registrare un “sold out” nella giornata di sabato e un altissimo numero di visitatori anche nelle altre giornate della manifestazione. Al di là dei numeri a farla da padrona è stata la qualità delle proposte, con molte delle migliori cantine d’Italia che hanno posto in degustazione le loro etichette più blasonate e nuove referenze destinate a farsi apprezzare.
Il nostro viaggio al Merano Wine Festival 2013 è iniziato venerdì 8 novembre con bio&dynamica 2013, la rassegna dedicata alle cantine che praticano agricoltura biologica, biodinamica o naturale. Sessanta i vignaioli presenti e provenienti da ogni regione italiana hanno testimoniato come un altro vino sia possibile, raccontano la loro scelta di genuinità del prodotto e di tutela dell’ambiente. Abbiamo incontrato tre produttori per conoscere da vicino le ragioni della loro scelta e scoprire quali vini presentavano. Siamo partiti da Ettore Ciancico dell’azienda vitivinicola La Salceta, nel Valdarno, in Toscana: un posto davvero incantevole e ricco di storia. Pensate che sembra che lo sfondo della Gioconda di Leonardo ritragga proprio uno scorcio di panorama a 700 metri di distanza da dove sorge questa cantina. Un territorio storico anche per la produzione di vino, che ultimamente ha avuto un riconoscimento meritato con una nuova Doc, come ci racconta Ciancio nell’intervista. Siamo passati poi nel Veneto per conoscere l’azienda Le Contrade di Savian, che nel 2013 ha festeggiato i 20 anni di agricoltura biologica: una grande azienda che esporta in tutto il mondo e che ha nel Lison Classico Docg il suo vino bandiera. Infine siamo scesi in Abruzzo dall’azienda agricola Marina Palusci, storico nome dell’olio abruzzese ma anche realtà vitivinicola giovane e intraprendente con i loro montepulciano, pecorino e… moscato rosa, un vitigno originario dell’Alto Adige che è stato impiantato come sfida e voglia di stupire.
Esperienze interessanti per un’anteprima al Merano Wine Festival 2013 degna di questa manifestazione. Nei giorni successivi la manifestazione principale ha visto 300 cantine italiane e altre 120 internazionali presentare le loro etichette capaci di superare il severissimo giudizio d’eccellenza della giuria presieduta da Helmuth Köcher, patron della kermesse ospitata nel prestigioso Kurhaus di Merano. Calice in una mano e telecamera nell’altra, Italia nel Bicchiere ha girato di regione in regione facendo tappa in alcune cantine prestigiose e degustanzo i loro vini. L’occasione era troppo ghiotta per non fermarci a parlare con i produttori: le loro storie, i loro progetti, le nuove etichette, i loro territorio. I primi due incontri ci hanno visto in Sud Italia, più precisamente in Puglia e in Sicilia. Siamo partiti da Tormaresca e dai suoi vini da vitigni autoctoni premiatissimi dalle guide di settore, come il Torcicoda Salento Igt Primitivo e il Negroamaro Salento Igt Masseria Maime, per fermarci poi con Federico Lombardo di Monte Jato dell’azienda Firriato che nella provincia di Trapani ha dato vita a una realtà d’eccellenza conosciuta in tutto il mondo: davvero un gioiello il suo Ribeca, espressione di un’uva autoctona, il perricone, che rischiava l’estinzione.
Siamo saliti poi in Toscana per conoscere da vicino una di quelle cantine che hanno fatto la storia enologica di questa grandissima regione, Tenuta di Capezzana: Serena Contini Bonacossi ci ha raccontato le origini prestigiose di questa azienda e la scelta attuale di puntare sul biologico, mostrandoci una delle nuove etichette presentate al Merano Wine Festival 2013. Rimanendo in centro Italia, la tappa successiva è stata l’Umbria, da un’azienda ben nota a tutti gli amanti dei vini di questa terra e non solo: Lungarotti. Un nome che è sinonimo di grandi vini, ma anche un’espressione interessantissima del binomio vino-cultura con uno dei Musei del Vino più belli d’Europa; anche di questo abbiamo parlato con Chiara Lungarotti, alla quale abbiamo chiesto come nascono i loro vini.
Le ultime tappe del nostro Merano Wine Festival 2013 sono state in Nord Italia, a partire da Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Prima abbiamo fatto visita a Riccardo Scubla, nel Collio Goriziano, una realtà d’eccellenza che quest’estate ha rappresentato la sua regione in un prestigioso tour negli States di cui ci ha parlato e che fa parte del prestigioso club “I Gran Cru d’Italia”; tra i suoi vini più premiati e conosciuti c’è il Bianco Pomédes Colli Orientali del Friuli Doc. Poi siamo saliti in Valtellina per parlare con i protagonisti di una nuova impresa vitivinicola che presenta i suoi vini per la prima volta quest’anno, Rivetti&Lauro. L’etichetta presentata a Merano è il Uì Valtellina Superiore 2010, in cui tradizione e modernità si fondono alla perfezione.
Il viaggio di Italia nel Bicchiere al Merano Wine Festival 2013 si conclude in Veneto, dove abbiamo conosciuto due interessanti realtà produttive legate dal migliore prosecco, una blasonata e una emergente e pronta a stupire. Iniziamo da quest’ultima, Valdellövo, azienda nata nel 2000 dall’intraprendenza di Benedetto Ricci, che al Kurhaus di Merano ha presentato il prosecco superiore AnnoZero, prima etichetta prodotta. Rimandendo nelle terre del Prosecco, tra Conegliano e Valdobbiadene, abbiamo concluso il nostro viaggio da Bisol, nome storico in Veneto e garanzia di qualità, per approfondire presente e futuro di questo vino ideale per i cocktail party ma anche da gustare a tutto pasto e brindare alla fine del nostro viaggio con un calice del loro Cru Crede.
Luca Casadei