Terroir Marche, vini e vignaioli bio in fiera Ascoli, 16 e 17 maggio

Terroir MarcheUna full immersion nel cuore della viticoltura marchigiana attraverso incontri, degustazioni guidate e laboratori con noti esperti del settore per imparare a conoscere le peculiarità delle diverse aree di produzione di questa regione e scoprire un nuovo modo di intendere il vino che ha portato undici vigneron provenienti dalle campagne di Ancona, Ascoli, Macerata e Pesaro a stringere un patto comune nel segno di un’agricoltura “etica e biologica”.

Sabato 16 e domenica 17 maggio andrà in scena ad Ascoli la prima edizione di “Terroir Marche – Vini e vignaioli bio in fiera”, evento culturale ed enogastronomico che riunirà giornalisti, sommelier e wine lover da diverse parti d’Italia per confrontarsi sullo stato dell’arte dell’enologia regionale e conoscere da vicino la scelta di un giovane consorzio nato per promuovere una viticoltura d’eccellenza capace di porre al centro delle proprie azioni l’uomo e la natura. Assai ricco il programma della manifestazione: per l’intera durata del week-end saranno allestiti banchi d’assaggio con vini e prodotti tipici delle Marche e si svolgeranno degustazioni aperte al pubblico all’interno del prestigioso Palazzo dei Capitani, nel cuore del centro storico piceno.

Il festival ‘Terroir Marche’ – afferma il presidente dell’omonimo consorzio Federico Pignatinasce per valorizzare e promuovere l’intero territorio marchigiano attraverso il suo vino e le altre bellezze artistiche e culturali che ne fanno una regione ricca di fascino e con alcune potenzialità ancora inesplorate. Prima ancora dei singoli vini o delle diverse cantine per noi viene il territorio con i suoi caratteristici tratti naturali, storici ed enogastronomici: è questo che vogliamo raccontare attraverso una manifestazione aperta a più pubblici e con un profilo profondamente culturale”.

Uva MarcheE proprio il terroir, nella sua accezione enologica ma anche ambientale e culturale, sarà al centro di cinque laboratori guidati da grande firme del giornalismo enogastronomico italiano ed europeo. “Il Montepulciano racconta le Marche”, “Castelli di Jesi Gran Cru”, “La montagna delle Marche”, “Il lato bianco del Piceno” e un “Fermento Marche, confronto laico su lieviti e terroir” sono i titoli dei seminari a numero chiuso (prenotazioni sul sito www.terroirmarche.com) nei quali, con il calice in mano, i partecipanti potranno scoprire da vicino caratteristiche tipiche e particolari meno noti dei vitigni più rappresentativi delle Marche e dei loro territori d’elezione. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Verdicchio di Matelica, il Falerio dei Colli Ascolani, il Rosso Piceno, il Pecorino di Offida e tutti gli altri vini bianchi, rossi e rosati prodotti dalle undici cantine del consorzio Terroir Marche saranno proposti in mescita nelle aree destinate alla degustazione e abbinati a sapori tipici della gastronomia locale e a piccole preparazioni a cura degli chef del territorio.

Terroir Marche (2)Il Consorzio Terroir Marche
Undici cantine con storie e percorsi diversi, ma unite dalla ferma volontà di valorizzare e promuovere nelle Marche una viticoltura biologica ed etica, in cui la difesa del territorio e dei beni comuni e la diffusione di colture e culture sostenibili vadano di pari passo con la produzione di etichette d’eccellenza. Nato il 1° maggio del 2013 su iniziativa di cinque produttori (Aurora di Offida, Fiorano di Cossignano, La Distesa e La Marca di San Michele di Cupramontana, Pievalta di Maiolati Spontini), a due anni di vita il Consorzio Terroir Marche gode di ottima salute e vede il bicchiere decisamente… mezzo pieno. Il numero dei soci è più che raddoppiato (si sono aggiunti Collestefano di Castelraimondo, La Valle del Sole e Paolini e Stanford Winery di Offida, Pantaleone di Ascoli Piceno, Valturio di Macerata Feltria e Vigneti Vallorani di Colli del Tronto), mentre è rimasto immutato lo spirito d’origine: produrre in prima persona, dalla vigna alla bottiglia, vini che abbiano un legame assoluto con il territorio di provenienza e contribuire a costruire un mondo migliore attraverso un’agricoltura migliore sono i tratti distintivi validi dai colli pesaresi fino a quelli piceni, passando da Ancona e Macerata. Accanto alla collaborazione per l’organizzazione di fiere ed eventi, alla promozione di reti d’imprese per una gestione ottimale delle risorse e alla diffusione comune di una cultura rispettosa del territorio e della biodiversità, i soci di Terroir Marche condividono valori profondi legati dalla terra da cui provengono. Sono una famiglia di viticoltori aperta a tutti coloro che producono vino in regime di agricoltura biologica e che desiderano condividere questa visione etica nel rapporto tra i soci, con i consumatori e con l’ambiente in cui operano.