A Verona il tour “Sapore di Vin Santo”, venerdì 6 febbraio
Grazie alla collaborazione con la delegazione ONAV di Verona fa tappa al Castello di Villafranca di Verona il tour regionale “Sapore di Vin Santo”, organizzato dal Consorzio Tutela Vini Gambellara per far conoscere gli importanti miglioramenti qualitativi registrati negli ultimi anni dal Vin Santo di Gambellara attraverso il progetto di sperimentazione in corso con l’Università di Verona. L’appuntamento è in programma per venerdì 6 febbraio, alle ore 20.30, con una serata di approfondimento e degustazione di diverse annate di questo prodotto fortemente legato alla tradizione contadina veneta, riscoperto di recente e valorizzato grazie all’identificazione del lievito autoctono (“Zygosaccharomyces gambellarensis”) responsabile dei suoi caratteristici profumi e sapori.
La serata condurrà i partecipanti alla scoperta della zona di produzione del Gambellara e delle sue eccellenze enologiche: accanto ad alcune etichette più rappresentative del territorio saranno proposte in degustazione le microvinificazioni di Vin Santo ottenute nelle annate 2004, 2010 e 2011, abbinate a prodotti e dolci tipici.
Il costo della serata è di 25 euro (20 euro per i soci Onav). Il ricavato verrà destinato all’attività di sperimentazione del 2015 che verrà presentata nel corso della serata.
Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 0444 444 183 o scrivere all’indirizzo consorziovinigambellare@inwind.it
La sperimentazione sul Vin Santo – Dal 2004 il Vin Santo di Gambellara è al centro di un progetto di miglioramento e riscoperta del prodotto condotto dal Consorzio Tutela Vini Gambellara in partnership con diversi enti e aziende territoriali. I positivi risultati raggiunti hanno portato a un rilancio della ricerca, in collaborazione con il Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Verona, e alla scoperta del lievito indigeno mai catalogato prima e legato indissolubilmente al territorio di Gambellara (“Zygosaccharomyces gambellarensis”) in grado di rendere unico il Vin Santo di Gambellara. Sono stati isolati inoltre altri cinque ceppi di lieviti autoctoni in grado di ottimizzare la fermentazione e contrastare l’acido acetico che può conferire al vino odori e sapori negativi. Nel 2010 sono partite le prime produzioni sperimentali di Vin Santo tramite microvinificazioni che hanno coinvolto nove aziende produttrici di Vin Santo della Denominazione.
Da vigneron ad ambasciatori – Il format “Sapore di Vin Santo” è stato ideato da un gruppo di giovani vigneron di Gambellara che hanno deciso di diventare ambasciatori del progetto di sperimentazione assieme alle diverse aziende del Consorzio. Da qui la volontà di coinvolgere le associazioni di degustatori e l’intera comunità nella salvaguardia di un patrimonio che fa parte della storia dell’enologia vicentina ma vuole diventarne anche protagonista del suo futuro, organizzando degustazioni aperte al pubblico in cui presentare il progetto e far gustare direttamente e in anteprima i vini sperimentali. Il ricavato delle serate è destinato allo sviluppo della ricerca