Vitigini autoctoni, una banca dati per la Sicilia
La Sicilia ha la sua banca dati regionale dei vitigni autoctoni. Gli studi sulla tracciabilità genetica portati avanti dall’Irvos e dal Coribia, il Consorzio di ricerca sul rischio biologico in agricoltura, sono durati cinque anni e hanno visto effettuare valutazioni agronomiche, enologiche e sanitarie sui cloni raccolti.
Il materiale genetico è stato messo a disposizione dei vivai coinvolti nel progetto per studiare le reazioni dei cloni su campi di confronto differenti. Per ogni pianta sono stati poi selezionati 20 individui che sono stati innestati ed esaminati in un terreno di 50 ettari. Con l’ausilio di esperti del ministero della Sanità sono stati analizzati i virus che intaccano i vitigni e sono state isolate le parti sane per la moltiplicazione. Complessivamente sono stati studiati 5.209 presunti cloni di varietà già conosciute, 1.438 di vitigni minori e 136 cloni di vitigni.